I Frati
La Comunità S. Francesco è da sempre gestita ed animata da un piccolo gruppo di frati francescani dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, che ha il proprio cuore presso la Basilica di S. Francesco ad Assisi. Altro punto di riferimento è la Basilica di S. Antonio di Padova, – lui frate pure francescano della prima ora -, dalla quale sono partiti nel 1980 i frati che hanno fondato la Comunità S. Francesco.
Perché c’è in S. Francesco d’Assisi una profonda sensibilità per le situazioni umane di sofferenza e di marginalità. Ogni persona umana è per lui immagine di Gesù Cristo il Figlio di Dio che per amore si è caricato di tutto il dolore dell’uomo affinché il male diventasse superabile e l’umanità risplendesse della dignità che le spetta.
Perché i frati hanno voluto questa Comunità?
Fare compagnia ad uomini e donne che vivono in particolari difficoltà diventa una memoria viva e tangibile di quanto Dio Padre abbia a cuore ogni sua creatura e come provveda a tutti attraverso le mediazioni e le occasioni più varie. In questo senso anche una condivisione comunitaria, pur non centralizzando specifici temi religiosi, può trasmettere valori che umanizzano e indirizzano a mete sempre più alte di superamento dei condizionamenti negativi.
I frati della Comunità S. Francesco (quattro), trascorrono il loro tempo innanzi tutto a supporto spirituale nei momenti di maggior fatica delle persone e delle famiglie; sono accanto alle figure professionali impegnate in Comunità; fanno opera di sensibilizzazione all’esterno della Comunità circa le problematiche alcol droga correlate; condividono con i loro ospiti la mensa, gli incontri, nonché parte del tempo libero.
Si può dire che l’obiettivo principale dei frati è quello di aiutare le persone con problemi alcol droga correlate a realizzare una sorta di pacificazione interiore, in quanto – come insegna lo stesso Poverello di Assisi – , la pace del cuore è la condizione per ogni altro benessere fuori i noi, in tutte le accezioni. Una proposta di pace con se stessi, con le proprie storie personali, con la propria famiglia, con il più ampio scenario dell’esistenza.